31.1.14

Come il nord Europa ti cambia la vita

(Ossia: quelle nuove imbarazzanti abitudini)


Vivere in nord Europa ti sconquassa la vita. E non nel senso psicologico (anche, ma quella è la parte meno traumatica), ma nel senso quotidiano: vivere in nord Europa ti rivoluziona la routine e ti porta a fare cose che in Italia non avresti mai neanche sognato di fare. Ormai sono quasi 3 anni che vivo all’estero, prima in Inghilterra, poi un breve periodo in Germania, e ora in Belgio, e posso dire che le mie abitudini sono decisamente cambiate, e che mi ritrovo a fare cose che in Italia fino a poco tempo fa avrei considerato imbarazzanti.



Cibo italiano sacro? Non più



La sacralità della pasta? Un lontano ricordo. All’inizio mi inalberavo anche io, come tutti. Poi col tempo ho imparato ad accettare il fatto che all’estero semplicemente hanno altri gusti. Alla fine se ci pensate, il nostro modo di mangiare il riso farebbe rabbrividire un cinese, e quello di cucinare i wurstel mette la pelle d’oca ad un tedesco. Quindi ho smesso di essere cosi italocentrica e di aprirmi ad altre visioni culinarie. E si, è vero che tra gli ingredienti per le lasagne in Germania ci sono almeno 3 cose che noi italiani non metteremmo, però sapete che vi dico? Sono buone lo stesso. Inoltre, bevo il cappuccino dopo pranzo, mangio la pasta fredda del giorno prima e talvolta ceno alle 18. Preferisco il caffè americano (o come lo chiamano molti italiani, “quella brodaglia diluita”) all’espresso, la mia colazione è a base salata (spesso arrivo a uova e pancetta), e il pane nero tedesco ha ormai sostituito quello bianco. Più tutta una serie di altre improbabili abitudini alimentari, che se mi vedesse mia madre mi disonorerebbe. Solo a 2 cose mi rifiuto di abituarmi: la pasta col ketchup e la pizza con l’ananas. Anche io ho un limite.

La moda secondo il nord



Mia madre dice che da quando vivo all’estero sono più rozza di prima. Non fraintendetemi. A me la moda piace. Ma il sud Europa e il nord Europa hanno due modi diversi di intenderla. In Italia, patria delle grandi firme e dei celebri stilisti che hanno fatto la storia del fashion, devi girare costantemente impeccabile, preferibilmente con capi firmati (più costano più sei figo), esistono delle regole ferree nel dress code che se non segui vieni additato come “lo sfigato outsider che non si sa vestire”. Al nord, più sei “out of fashion”, e più sei cool. Più mixi e matchi e più sei considerato un guru della moda. Le grandi firme? Quassù non vanno. In Italia tutti ti invidiano la tua Vuitton? Quassù ti reputano un superficiale. In nord Europa il senso dello stile è dato per lo più da pezzi vintage comprati al mercato delle pulci per pochi euro, o da capi personalizzati e fatti a mano. In breve, va molto di più lo stile hipster, grunge e “mi sono appena alzato dal letto” che lo stile “guardatemi ho i nuovi occhiali Dolce&Gabbana”. E non avrei mai pensato di tornare ad indossare una felpa col cappuccio superati gli 8 anni, o di uscire di casa in tuta e struccata. Perché qui a nessuno frega niente di come sei vestito, come hai i capelli o quanto makeup hai. Ed è per lo stesso motivo che esco senza ombrello e mi infradicio tutta. (apro parentesi: nelle discoteche di Berlino, per esempio, hai più possibilità di entrare se hai una t-shirt sporca e sdrucita, piuttosto che la camicia dentro i pantaloni).

Pigrizia addio



Qua c’è poco da dire, tranne il fatto che da quando vivo in nord Europa VADO IN BICI. Ok, si fa anche in Italia, ma non cosi spesso. Cioè, i fanatici della bici ci sono ovunque, ma di solito sono confinati ai margini della società ed emarginati dalla gente civile. Io personalmente ho sempre snobbato quelli che andavano in università in bici, e non inforcavo una due ruote dai tempi delle elementari. In nord Europa invece va tantissimo, specie in Germania, Belgio, Olanda e nei paesi scandinavi, e il 90% della popolazione ne possiede una e la usa regolarmente. Specie i giovani, che la sostituiscono alla macchina, che è in effetti davvero poco usata qui, mentre in Italia la usiamo per tutto. Un’alternativa verde per l’ambiente e che ti permette di tenerti in forma anche quando non hai tempo e voglia di fare sport. C’è anche da dire che qui le strade sono attrezzate con delle piste ciclabili invidiabili.


Queste le cose che sono cambiate nella mia quotidianità da quando vivo in nord Europa. Potrebbero essere fortemente criticabili, ma sapete che vi dico? A me, me piace. E il non essere sempre giudicata per quello che faccio o non faccio, quello che mangio e come lo mangio, cosa indosso e come lo indosso, è una boccata d’aria fresca. 

13 commenti:

  1. Cosi vero! Io apprezzo qualsiesi tipo di cucina ma la pizza con l'ananas (l'ho assaggiata) ma proprio no. Non mi e' mai stata proposta la pasta col ketchup (schifo). E' vero che ogni volta che torno in Italia mi sento "underdressed" pero' e' molto piu' semplice e molto meno costoso vestirsi qui ( California). Magari le biciclette !! Senza una macchina negli USA non vivi ( forse solo a New York potresti fare a meno della macchina, ma in California mai!)

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    1. California wow! Deve essere super cool :) si, immagino che se non hai una macchina negli States viste le distanze enormi sei perso! cosa fai di bello in California? :)

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  2. Vivo qui da 16 anni sono vecchia :( . Ho due figlie, una di 14 anni e l'altra di 7; e studio all'Universita'. Mi piace seguire blog di altri italiani all'estero, Il bello della California oltre al clima e' che puoi conoscere persone da tutte le parti del mondo. Buona fortuna con I tuoi studi.

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  3. No, non sei vecchia, sei una californiana ormai ;) buona fortuna anche a te, ti invidio soprattutto il tempo, qui fa freddooooo! :D

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  4. sperimentare cibi diversi anche se mi pare di capire siano più che altro abbinamenti diversi credo sia ottima cosa. Non capisco la "storia" dell'abbigliamento... Io mi vesto per me stessa e non per gli altri! ...tu no?... kiki

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    1. esattamente :) infatti io in Italia mi vestivo per gli altri, perchè tutti erano sempre pronti a giudicare il mio abbigliamento. ora mi vesto per me stessa.

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  5. ... bene, allora mi auguro che lo stile " mi sono appena alzata dal letto " ... sia temporaneo, io lo chiamarlo trasandatezza ... ma forse perché non vivo all'estero... e continuo a vestirmi per me: bene. Senza seguire nessun tipo di moda solo per mio agio e rispetto di me stessa e degli altri...! ciao kiki

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    1. beh, quando dici "mi auguro che sia temporaneo" dai un giudizio :) e come ti ho detto, anche io mi vesto per me stessa, a modo mio, e non per gli altri. tu ti vesti per te, io mi vesto per me :)

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  6. già. Ma non siamo soli viviamo insieme agli altri a cui dobbiamo rispetto se a nostra volta vogliamo essere rispettati..! Non è tutto da buttare via del "buon tempo andato" tipo - l'abito fa il monaco - della serie : prepariamoci un futuro, che la nostra credibilità passa anche per come ci presentiamo...! Ciao, questa dialettica mi piace moltissimo...Quando ci parli di cultura "local" che non sia quella spicciola...? sono curiosa... ciao kiki

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    1. ma non pensare che io vada in giro scalza o nuda :D semplicemente quando vado a fare la spesa non mi agghindo più ;) per quanto riguarda i prossimo post..stay tuned! ;)

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  7. Scusate se mi intrometto nella conversazione. Posso soltanto fare riferimento ai miei anni passati negli USA ma certamente anche qui l'abito fa il Monaco. Una persona che va ad un intervista di lavoro si veste con qualcosa di professionale per esempio. Esiste il "dress code" in molti posti di lavoro, anche se e' piu' casual di quello che sarebbe in Italia. Pero' non si puo' usare I jeans in un ufficio per esempio. Tranne quando hanno "casual Friday". Quello che e' diverso dall'Italia e' l'importanza delle cose firmate. Io ho cugine in Italia che comprano soltanto vesitit di marca, soprattutto per I bambini. Se non e' prenatal gli fa schifo etc. Qui negli USA a nessuno interessa la marca. E questo e' quello che mi piace. Poi e' vero a volte vedi le casalinghe al supermercato con I bigodini. Pero' chi se ne importa.

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  8. Inoltre, bevo il cappuccino dopo pranzo, mangio la pasta fredda del giorno prima e talvolta ceno alle 18.

    Ma io queste cose le faccio in italia. Anche se la pasta la scaldo sempre.

    La colazione/pasto completo l'ho provata una volta e mi sono trovata male. Ho avuto tutto il giorno il senso della fame distorto (a parte che di mattina non ho mai fame).
    Nulla mi vieta di limitarmi al caffè mattutino anche se abitassi all'estero.
    La pasta col ketchup? Forse l'ho mangiata e probabilmente mi era piaciuta, visto che a me il ketchup piace.

    La moda invece va benone per me. Che bello, se dovessi abitare all'estero non sentirmi più dire che mi vesto male XD (comunque non m'importa tanto del vestirmi, cerimonie a parte)

    Niente macchina? Evviva (però non mi piace neanche la bici, per mancanza di senso dell'equilibrio. Ho imparato ad usarla a 6 anni e non sono mai riuscita ad abituarmici del tutto, a 12 anni l'ho abbandonata. Meglio andare a piedi)

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