22.10.13

L'eterogeneità dei Paesi Europei

Tutti i Paesi sono insoddisfatti della loro "unificazione". In Italia ormai le discussioni Nord-Sud vanno avanti da decenni, chi vuole dividere l'Italia in due come la Corea, chi si batte per tenerla unita, insomma, la situazione italiana la conosciamo bene. Le differenze nord-sud sono inevitabili in una nazione che al momento dell'unificazione appariva meno aggregata e più pluriculturale che mai. Ma non pensiamo che l'Italia sia l'unico esempio di nazione "spezzata in due". La diversità è ovunque. Ed è interessante scoprirlo semplicemente con uno scambio di opinioni tra compagni di classe.


Il Belgio, addirittura, non solo ospita sul suo territorio due diverse culture, quella francese e quella fiamminga, cosi diverse tra loro, ma anche due diverse lingue (tre se si conta il tedesco) che non hanno niente a che vedere l'una con l'altra, e che sono state ufficializzate lingue nazionali. All'interno del Belgio, le due culture sono molto presenti e molto distanti. Ognuno è fiero di far parte della propria, e spesso ancora oggi parte del Belgio vorrebbe la propria indipendenza. E' interessante scoprire come non solo in Italia, che presenta sul suo territorio la più grande raccolta di diversità, si celano evidenti eterogeneità.

In Spagna, da anni si "combatte" tra castigliani e catalani. Quest'ultimi, situati nel nord-est della nazione, (per intenderci Barcellona) portano avanti da anni una campagna per l'indipendenza della Catalogna, e sono riusciti ad ottenere un proprio Statuto con proprie leggi e proprie festività. Fortemente sostenitrici della propria cultura, storia e lingua, ho potuto constatare che due mie compagne di corso, catalane, quando si presentano non dicono di venire dalla Spagna, ma da Barcellona.

In Germania, le differenze ovest-est sono ancora molto presenti. Non solo per quanto riguarda l'architettura (americaneggiante la Germania ovest, Soviet-style quella est), le cui differenze non si notano quasi più, ma soprattutto per il diverso grado di ricchezza e, anche, per la diversa mentalità. In fondo, sono state due nazioni a sè per quasi cinquant'anni, ed è difficile eliminare le diversità in poco più di 20 anni.

In Croazia, nazione più o meno nuova dagli anni 90 con la divisione dell'ex Jugoslavia, è una terra piena di contraddizioni interne. Serbi, croati, bosniaci, tutti con una propria cultura ma con una lingua comune. Metà popolazione cristiana, metà islamica, le due popolazioni convivono, ma i conflitti non cesseranno mai.





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